DSAok: il blog sulla dislessia

Una famiglia affronta i DSA

Vuoi aiutare tuo figlio dislessico?

Apri per leggere i sentimenti dei genitori

In uno studio logopedico di Ortona in Abruzzo, al piano superiore di una casa del centro storico, l’uno a fianco all’altro erano seduti in silenzio, la mamma, il papà e i bimbi. La dottoressa con tono pacato e comprensivo disse:

“Vostro figlio è un dislessico severo.”

Furono pervasi allo stesso tempo dal dolce sollievo di scoprire finalmente il perché di tante difficoltà e dall’apprensione di cosa riservava il futuro. Queste domande affollavano la loro mente:

Quali sfide avrebbero dovuto affrontare?

Quale sarà il futuro del loro figlio?

Chi poteva aiutarli?

Cosa significava aiutare un bambino dislessico?

Insegnante che si chiede come affrontare i DSA

Vuoi intervenire in modo efficace?

Apri per leggere la sfida della maestra

La maestra conosceva bene quel bambino di 9 anni, simpatico e pieno di energie, ma quel giorno fu disarmata.

La maestra assegnò ai bambini un compito da copiare dalla lavagna. Suonò la campanella della ricreazione e tutti i bambini uscirono dalla classe. Al ritorno in classe la porta era stata forzata. Cos’era successo?

All’interno c’era questo bambino intento a ricopiare la lavagna. Era così angosciato per non aver fatto in tempo, che senza farsi vedere andò in classe, ma purtroppo trovò la porta chiusa a chiave. Però per lui era inconcepibile non finire e deludere la maestra. La maestra si chiedeva:

Perché si era comportato così?

Cosa aveva spinto questo bambino ad un gesto così estremo?

Come l’avrebbe potuto aiutare?

Studentessa con DSA in difficoltà

Vuoi un metodo di studio proficuo?

Apri per scoprire il disagio della studentessa

La ragazza frequenta il quinto anno di liceo. Il suo percorso scolastico è stato sempre difficile, ma è arrivata qui e deve decidere la strada da intraprendere.

Decide di presentarsi all’esame per entrare nell’arma dei carabinieri. Studia, studia, studia tanto da sapere quasi a memoria la risposta a tutte le domande. Arriva il giorno tanto atteso. Ripassa durante tutto il viaggio, l’ansia è tanta, ma è prontissima.

Al momento dell’esame, non riesce a finire la prova in tempo. La delusione, la vergogna, ma soprattutto non capire il motivo, sono tutte emozioni che l’assalgono e la scoraggiano.

Durante tutto il suo percorso scolastico ha vissuto questa insopportabile incongruenza tra le sue capacità e il risultato ottenuto. Ormai è diventato un muro molto alto davanti a lei e si chiede:

Perché questa situazione?

Che ne sarà del suo futuro?

Come togliersi di dosso questa sensazione di inadeguatezza?

Esisterà veramente una risposta a queste domande?

Queste tre situazione hanno tutte un denominatore comune:

I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

Se anche tu ti trovi in queste situazioni o se ti fai queste domande, sei nel posto giusto.

Il progetto “Facciamo rete” vuole aiutarti proprio in questo frangente. Possiamo affrontare questa sfida insieme e superare le difficoltà che presenta in modo efficace. Il risultato?

Con il progetto “Facciamo rete” sarà possibile vivere la vita, non la dislessia.

DSA significato e descrizione

DSA è l’acronimo di Disturbi Specifici dell’Apprendimento. I DSA sono disturbi di apprendimento legati al neurosviluppo che interessano le funzioni di base quali la lettura, scrittura e il calcolo, singolarmente o insieme.

Dislessia evolutiva

DISLESSIA

Riguarda la lettura

Difficoltà nella decodifica
del testo scritto

Scoprilo qui

Disgrafia

DISGRAFIA

Riguarda la scrittura

Difficoltà motoria del  tratto grafico

Scoprilo qui

Discalculia

DISCALCULIA

Riguarda il calcolo

Difficoltà col numero
e/o col calcolo

Scoprilo qui

Disortografia

DISORTOGRAFIA

Riguarda la scrittura

Difficoltà nella correttezza ortografica

Scoprilo qui

p

INFORMAZIONE

Se vuoi conoscere e approfondire tutto ciò che riguarda il mondo della dislessia e dei DSA, sei nel posto giusto

w

CONSULENZA

Se vuoi capire e confrontarti direttamente con uno specialista sui DSA, scrivi il tuo messaggio nella chat e verrai ricontattato.

FORMAZIONE

 Vuoi aiutare in modo efficace i bambini e ragazzi con DSA. Insegnante o genitore, imparerai i metodi di studio più adatti

La mia esperienza di mamma confrontata con i DSA

Manuela Belfiglio

Manuela Belfiglio

Tutor DSA, blogger e SEO copywriter

Da quella diagnosi di DSA, iniziò per noi un percorso impegnativo, a scuola in primo luogo, ma anche nella vita di tutti i giorni. Dico per noi, perché lo fu ovviamente principalmente per mio figlio, ma lo fu anche per me.

Avevo bisogno di capire in pratica DSA cosa significa e cosa comportano questi disturbi. Cosa bisogna fare per aiutare un bambino con DSA in questo percorso. Non fu sempre facile trovare informazioni attendibili, metodi pratici e funzionali, nonché mantenere rapporti sereni col bambino e con la scuola, perché non era insolito dover spiegare agli insegnanti come aiutare un alunno con DSA. Per giunta, spesso la sensazione di essere da sola nell’affrontare tutto questo era gravosa.

Ormai mio figlio ha finito la scuola secondaria di secondo grado e ha intrapreso un nuovo percorso di studio. Dopo tanto lavoro e sforzi, da entrambi le parti, è diventato praticamente autonomo nello studio. Questo sicuramente è importante, ma la vera soddisfazione è stata vederlo affrontare lo studio e la vita non più pensando che comunque vada sarà un fallimento, ma con la consapevolezza di poter studiare con profitto ed essere in grado di raggiungere i suoi obiettivi nella vita. Il che, qualche anno fa, non era per niente scontato proprio a motivo dei disturbi specifici di apprendimento.

Questo suo sentimento mi ha spinto a sviluppare questo sito. Con, in un primo tempo, la volontà di creare un luogo digitale dove trovare informazioni pratiche e accurate su questi disturbi sia per genitori che per insegnanti. Magari in un prossimo futuro poter costruire un luogo fisico in Abruzzo, e in particolare in provincia di Chieti, dove i genitori di bambini con DSA e insegnanti con alunni con DSA possano trovare un vero sostegno per i propri ragazzi. Questo non solo perché questi studenti ottengano buoni voti, ma soprattutto perché possano sentirsi capaci di avere successo nella vita.

Curare la dislessia

NON È LA MALATTIA DSA, NEMMENO LA PATOLOGIA DSA. Non essendo una malattia, ovviamente non si può curare.

Sarebbe come dire ho gli occhi verdi, come mi posso curare, perché tutti gli altri hanno gli occhi marroni?

La dislessia è una condizione neurobiologica, è un funzionamento diverso del cervello solo per alcune aree d’apprendimento. Motivo per cui si chiamano disturbi SPECIFICI dell’apprendimento.

DSA non è una malattia come occhio marrone
Tuttavia rimane il fatto che la domanda che si pone ogni genitore quando scopre i DSA è: come si cura la dislessia dei bambini? In realtà andrebbe formulata in modo diverso: come si può aver cura del bambino dislessico? In questa fase entrano in gioco gli specialisti, lo psicologo o il neuropsichiatra e il logopedista. Allorché i primi due avranno un ruolo essenziale nel formulare la diagnosi clinica e funzionale, il logopedista avrà proprio il ruolo di stimolare le funzioni esecutive e potenziare, per esempio, i processi di decodifica necessari nella lettura. Tuttavia per aiutare i bambini e ragazzi con DSA in modo efficace, non basta un buon genitore o un bravo logopedista o un bravo insegnante. Per avere validi risultati è essenziale la collaborazione tra tutte queste figure. Questo è l’obiettivo del progetto “Facciamo rete”.

Definiamo l’obiettivo di questo blog sulla dislessia

L’obiettivo non è  semplicemente raccontare l’esperienza di una mamma. In fondo lascia il tempo che trova, perché ogni bambino è diverso, ogni famiglia è diversa e ogni insegnante è diverso.

Lo scopo è quello di creare un contesto dove trovare informazioni accurate, strategie pratiche e adatte agli studenti con DSA e non solo. Mi auguro che diventi un posto dove confrontarci, riflettere e metterci tutti in gioco.

Una cosa che ho imparato dalla mia esperienza, è che per aiutare i nostri ragazzi è fondamentale la collaborazione tra la famiglia, la scuola e gli specialisti, in altre parole fare rete.

Solo in questo modo creiamo un ambiente sicuro intorno ai nostri ragazzi. Questo li aiuterà non solo ad avere un percorso scolastico sereno, ma anche a valorizzare le loro potenzialità.

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