Cosa fare dopo la scuola media? Per gli studenti dell’ultimo anno di scuola secondaria di primo grado è arrivata l’ora della scelta. 

Non è facile a 13-14 anni decidere quale indirizzo dare alla propria vita. Le incertezze sono tante. L’orientamento a scuola ha l’obiettivo di aiutare i ragazzi in questo percorso. Come fare un buon orientamento scolastico?

Che significa orientamento scolastico?

L'orientamento a scuola è come una bussola

La bussola è un buon simbolo dell’orientamento. Questo strumento rende possibile orizzontarsi anche in luoghi molto vasti come il mare. Insieme ad un orologio e un sestante la navigazione può diventare anche molto precisa.

L’orientamento scolastico aiuta il ragazzo a navigare verso l’età adulta nel mare delle possibilità. Quando va usata la bussola?

L’orientamento, il viaggio non una tappa

È consuetudine pensare all’orientamento al momento del cambio di ciclo. Ma se ci pensiamo un’attimo, il capitano non controlla la bussola solo davanti a un possibile cambio di direzione, la controlla durante l’intero viaggio. Allo stesso modo l’orientamento non avviene solo tra novembre e dicembre, per l’iscrizione a gennaio, ma per tutto il percorso verso l’età adulta. È un orientamento permanente.

L'orientamento a scuola come un viaggio verso l'ignoto

Un viaggio verso l’ignoto

Più che veleggiare su un mare piatto, solchiamo un mare mosso, a volte anche burrascoso. Il mondo è in costante e frenetico cambiamento da tutti i punti di vista. Considerando solo il mondo del lavoro, oggigiorno esistono mestieri che ieri non immaginavamo nemmeno. Il Social Media Manager, il Big Data analyst o il Web Writer, sono figure nate da poco. Non ci dovremmo sorprendere che domani ci siano profili professionali oggi sconosciuti. Come si può pianificare un viaggio verso l’ignoto?

Competenze e apprendimenti

Il Consiglio dell’Unione Europea ha identificato 8 competenze fondamentali che gli studenti devono sviluppare durante il loro percorso formativo. Contano le competenze multilinguistiche e matematiche, passando per quelle digitali e imprenditoriali, per menzionarne alcune, senza parlare della capacità di imparare a imparare, per esempio.

Inoltre le linee guida nazionali per l’orientamento permanente evidenziano tre apprendimenti diversi:

  • imparare in modo efficace in tutto l’arco della vita: lifelong Learning,  
  • imparare dai diversi contesti con i quali si entra in relazione: lifewide Learning,
  • imparare in modo profondo, grazie alle capacità emotive e relazionali: lifedeep Learning.

Tutte queste capacità si sviluppano nel corso del tempo. Crescendo e maturando. Non sono apprendimenti prettamente scolastici. Questo dimostra che l’orientamento scolastico non è semplicemente una tappa, è un percorso e richiede consapevolezza da parte dello studente, ovvero la metacognizione.

Però il ragazzo non viaggia da solo. Come l’orologio e il sestante usati con la bussola permettono una navigazione precisa, i genitori e gli insegnanti possono essere degli strumenti complementari, anche se il capitano della nave è soltanto lo studente. Come sapere che liceo fare o quale scuola scegliere?

I criteri non sono sempre scontati

Generalmente i criteri di molti ragazzi sono le proprie capacità o difficoltà scolastiche, dove si trova la scuola o cosa fanno gli amici. È normale.

Siccome stiamo parlando di un percorso di crescita, l’indirizzo che si sceglie deve mettere in condizione di sviluppare le competenze e le capacità personali menzionate prima.

Genitori e insegnanti aiuteranno il ragazzo con ulteriori spunti di riflessione. Per esempio valutando tutti gli indirizzi offerti sul territorio. Oppure tenendo conto di come si sta trasformando il mondo del lavoro. Campi come la digitalizzazione o l’ecosostenibilità soddisferanno i bisogni di domani.

Inoltre lo aiuteranno a disfarsi di preconcetti secondo cui il liceo prepari solo per l’università, oppure che il professionale sia più facile. A questo riguardo non si tratta tanto di scegliere tra il più facile o il più difficile, ma di quanto lo stile d’insegnamento sia in linea con il proprio stile di apprendimento.

Coerenza e complementarità per uno studio sereno

L’insegnamento e l’apprendimento devono essere coerenti tra loro per permettere uno studio efficace e funzionale. Il liceo generalmente è più nozionistico, si studia principalmente sui libri, mentre un istituto tecnico potrebbe avere molte più possibilità laboratoriali, per esempio.

Quindi è necessario essere consapevoli del proprio stile di apprendimento per scegliere la scuola più adatta. Che i ragazzi non me ne vogliano, ma non c’è quella più facile, perché in tutte le scuole bisogna studiare. Tuttavia vivere la scuola in maniera serena, rende possibile sviluppare le caratteristiche personali necessarie per la vita di domani. Questo è ancora più importante per chi ha dei DSA.

L’orientamento scolastico per dislessici

Nel caso di disturbi specifici dell’apprendimento si deve fare una scelta molto attenta. Talvolta il percorso fino a quel momento è già stato gravoso e molto impegnativo. Quindi a maggior ragione è necessario soppesare certi fattori.

In alcuni momenti, lo confesso, ho pensato anch’io: “Speriamo che la scuola finisca presto”. Però mi sento di condividere queste parole:

“Possano le tue scelte riflettere le tue speranze, non le tue paure.”

Nelson Mandela

3 elementi per la scelta della scuola per ragazzi con DSA

Quindi nella scelta della scuola per ragazzi con DSA è importante tener conto di 3 fattori principali:

  • la logistica
  • l’attitudine e i programmi scolastici
  • il profilo funzionale

La logistica è molto importante. Come sarà la sua giornata tipo in quella scuola? Questa domanda è rilevante perché i tempi di studio dei ragazzi con DSA sono più dilatati, quindi se i viaggi di andata e ritorno sono molto lunghi, rimarrà sufficiente tempo libero per i suoi altri interessi di vita, amici, sport o altro? È necessario mantenere un giusto equilibrio. Sennò, anche in questo caso, non sarà possibile sviluppare le qualità e competenze personali viste prima.

Se l’attitudine o l’interesse verso un indirizzo piuttosto che un altro è sentito, è utile valutare i programmi scolastici. Per esempio se piace la finanza, ragioneria propone un programma principalmente nozionistico, mentre un altro tipo d’istituto tecnico commerciale potrebbe offrire un’attività laboratoriale maggiore. La coerenza tra stile di apprendimento e stile d’insegnamento è ancora più indispensabile.

È molto utile sfruttare bene gli open day per informarsi il più possibile sia presso gli insegnanti che presso gli studenti che già frequentano la scuola. 

Infine lo specialista potrà dare un’indicazione supplementare tenendo conto del profilo funzionale (aspetti cognitivi e funzionalità di base). Questa informazione gli consente di valutare la capacità di adattamento dello studente alle future richieste della scuola d’interesse.

In conclusione, l’obiettivo è scegliere un contesto il più favorevole possibile alla crescita personale. In questo modo il nostro “marinaio” sarà pronto ad affrontare la grande scelta della fine del secondo ciclo.